Donna di grande bellezza e dal carattere forte, Ava Gardner è stata un’attrice di talento che ha conquistato il successo grazie al suo lavoro e al suo carisma. Nei film e nelle foto promozionali ha sfoggiato guardaroba eleganti e in puro stile hollywoodiano, in grado di esaltare il suo fascino magnetico e il suo fisico da pin-up. Alcuni suoi outfit sono diventati iconici nella storia del cinema e della moda, sintesi di eleganza e di puro stile dell’epoca. Però ha avuto una vita tumultuosa che in diversi momenti l’ha allontanata dal cinema e ha offuscato la sua carriera oltre che la sua bellezza.
Ava Gardner indossa un costume leopardato in una cartolina promozionale del film “Mogambo”, 1954. Da Pinterest
Dalla povertà al primo provino a Hollywood
Ava Gardner nacque il 24 dicembre 1922 a Grabtown, nella Carolina del Nord, in una famiglia di origini inglesi. Settima figlia di una coppia di poveri raccoglitori di tabacco, visse con i fratelli un’infanzia girovaga perché i genitori si spostavano continuamente in base ai lavori che riuscivano a trovare. A 18 anni, nel 1941, Ava andò a trovare la sorella maggiore Beatrice che si era trasferita a New York dopo essersi sposata. Il marito di Beatrice era un fotografo e decise di scattare alcune foto alla giovane Ava per poi esporne una nella vetrina del suo negozio. Quella fu la fortuna della Gardner: un talent scout passò lì davanti e, colpito dalla bellezza di Ava, la contattò per procurarle un provino con la MGM.
Ava Gardner in bikini all’inizio della carriera, 1946. Da Pinterest
Una carriera sfolgorante
Dopo aver corretto il suo forte accento, a causa del quale il suo provino con la MGM fu muto, iniziò a recitare in diversi film. Il primo ruolo importante arrivò nel 1946, nel noir “I gangsters” di Robert Siodmak in cui recitò con Burt Lancaster. I folti capelli scuri, gli intensi occhi verdi e il tubino nero indossato con lunghi guanti dello stesso colore, fecero emergere tutta la bellezza statuaria della giovane attrice.
Ava Gardner indossa un lungo tubino nero nel film “I gangsters”, 1946. Da Pinterest
Nella seconda metà degli anni Quaranta e per tutti i Cinquanta, Ava Gardner interpretò molti ruoli di successo arrivando all’apice della sua carriera. Recitò con alcuni degli attori più famosi dell’epoca, come Humphrey Bogart, Grace Kelly, Clark Gable e Gregory Peck.
Lo stile e l’eleganza di Ava Gardner
Dimenticate le umili origini e ormai star internazionale, anche l’aspetto della Gardner cambiò per mostrare una donna consapevole del suo talento e della sua bellezza. Con gli anni l’attrice acquistò maggiore sicurezza ed eleganza, indossando con facilità sia i completi casual che i sontuosi abiti da sera, sul set e fuori. Come voleva la moda dell’epoca, tutti gli outfit mettevano in mostra il suo decolleté e la sua vita sottile creando una perfetta silhouette a clessidra. Negli anni Cinquanta tagliò i capelli acconciandoli in morbide onde voluminose. Il trucco metteva in luce la pelle splendida, gli occhi magnetici e le labbra carnose e indossava sempre splendidi gioielli che davano luce al suo viso. Incarnava alla perfezione il modello di bellezza hollywoodiana di quel decennio.
Ava Gardner prova un abito di scena con Zoe Fontana nell’atelier Sorelle Fontana, 1954. Da Pinterest
L’abito “Il Pretino”
Come molte attrici dell’epoca, Ava Gardner fu una cliente molto assidua dell’atelier Sorelle Fontana a Roma. In diversi film, come “La contessa scalza”, indossò le eleganti creazioni della maison.
Ava Gardner nel film “La contessa scalza”, 1954. Da Pinterest
Due anni dopo, nel 1956, le sorelle Fontana realizzarono per un film con Ava Gardner l’abito chiamato “Il Pretino” che inizialmente creò scandalo a Hollywood ancor prima che le riprese iniziassero. Il vestito infatti riprendeva la veste cardinalizia, in colore nero con profili rossi, e comprendeva un cappello con cordone e nappa rossa, anche questo molto simile a quelli usati dai cardinali e, cosa ritenuta all’epoca blasfema, prevedeva al collo un rosario di perle e metallo con una grossa croce. Sebbene le sorelle Fontana avessero preventivamente chiesto l’autorizzazione al Vaticano, l’abito creò comunque scalpore. Il film alla fine non si fece ma le foto dell’attrice che indossava l’abito fecero il giro del mondo ed ebbero, malgrado le polemiche, molto successo.
Ava Gardner indossa l’abito “Il Pretino”, 1956
La popolarità dell’abito non si spense in poco tempo. Qualche anno dopo, nel 1960, un vestito molto simile fu indossato da Anita Ekberg nel film “La dolce vita” di Federico Fellini e, grazie al grandissimo successo della pellicola, l’outfit divenne famosissimo. L’idea però non era stata delle sorelle Fontana ma del costumista del film, Piero Gherardi, che era rimasto colpito dall’originalità della creazione della maison romana. L’attrice non fu contenta di vedere la Ekberg con un abito molto simile al suo e ne nacque un piccolo caso sebbene l’atelier Fontana fosse all’oscuro del progetto di Gherardi.
Anita Ekberg indossa l’abito simile a “Il Pretino” in “La Dolce Vita”, 1960. Da Pinterest
Gli ultimi anni
Di carattere forte e impetuoso, Ava Gardner si sposò tre volte: la prima con l’attore Mickey Rooney, la seconda con il clarinettista Artie Shaw e l’ultima con Frank Sinatra. La storia d’amore con Sinatra fu la più turbolenta, piena di liti furibonde e tradimenti reciproci. Nel 1955 il matrimonio entrò in crisi e la Gardner andò a Madrid con il famoso torero Luis Dominguín. Qui, partecipando a una corrida, ebbe un grave incidente: fu colpita da un toro che con un calcio le causò una profonda cicatrice sulla guancia. Solo grazie a diversi interventi chirurgici e poi al trucco fu possibile nascondere questo segno. L’episodio ebbe una grande ricaduta sull’attrice che conduceva una vita girovaga e inquieta ed era dipendente dall’alcool. A partire dagli anni Sessanta si trasferì a Londra dove visse in modo più ritirato e si mostrò in pubblico di rado. Continuò comunque a recitare e prese parte ad alcune pellicole di successo negli anni Settanta. Morì a Londra nel gennaio 1990 a 67 anni a causa di una polmonite.
Ava Gardner e Frank Sinatra, 1951. Da Pinterest
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