Come da tradizione la primavera e l’estate sono le stagioni più gettonate per la celebrazione dei matrimoni. Se state per sposarvi o avete ricevuto un invito e siete alla ricerca di idee raffinate e originali per il vostro abito, cosa ne dite di ritornare indietro nel tempo? Guardare vecchie immagini, curiosare nei negozi e mercatini di abbigliamento vintage potrebbe farvi scoprire abiti e accessori perfetti anche oggi!
L’abito da sposa: corto o lungo?
Oggi la domanda non si pone quasi più perché nella quasi totalità dei casi l’abito da sposa è lungo fino ai piedi ma ci sono state alcune epoche in cui gli orli si sono accorciati. È il caso in particolare degli abiti da sposa degli anni Venti, Trenta, Cinquanta e Sessanta.
Gli anni Venti hanno portato una grande rivoluzione nella moda femminile che cambia radicalmente il modo di vestire, regalando una nuova libertà e consapevolezza. Nel corso del decennio, soprattutto a partire dal 1925, le gonne si accorciano ancora di più e l’orlo, da metà polpaccio sale per arrivare appena sotto il ginocchio. Anche gli abiti da sposa subiscono questo cambiamento e in questo periodo, come in parte degli anni Trenta, si accorciano, lasciando scoperte le caviglie e le calzature. In tessuti leggeri e sempre adornati da pizzi e ricami, hanno una linea diritta e semplice, come vogliono i dettami dell’epoca. Di contro il velo si allunga molto e spesso viene trattenuto sulla testa da fiocchi, nodi o coroncine, con un effetto avvolgente e scenografico.
Abito ma non solo
Negli anni Cinquanta e Sessanta, invece, l’abito corto è sinonimo di semplicità e di leggerezza. Le gonne al ginocchio possono essere a ruota oppure aderenti e le decolleté hanno tacchi bassi e sottili. Anche il velo si semplifica, diminuiscono le decorazioni e in molti casi si fa piuttosto corto. Un esempio su tutti è l’abito da sposa a quadretti vichy rosa indossato da Brigitte Bardot nel 1959 per le sue nozze con l’attore Jacques Charrier.
Quella di Brigitte Bardot non rimane una scelta isolata. All’inizio degli anni Settanta, nel 1971 per la precisione, per le nozze con Mick Jagger, Bianca Pérez-Mora Macias sceglie un tailleur con giacca, gonna e ampio cappello con roselline bianche che trattengono un velo leggero. Si tratta di una creazione di Yves Saint Laurent che veste la sposa con un completo semplice ma molto raffinato e d’effetto.
Il tailleur pantalone o gonna può essere una soluzione vincente anche per le invitate, oltre a essere di gran moda in questa stagione. Dal taglio asciutto anni Settanta a quello più ampio anni Ottanta, oppure bon ton anni Cinquanta, non sarà difficile trovare quello perfetto per l’occasione.
Pizzo e decorazioni
Il pizzo occupa un posto d’onore tra le guarnizioni impiegate in queste occasioni. Che sia applicato all’abito o al velo, è in grado di regalare grande fascino ed eleganza alla sposa. Come non pensare subito a Grace Kelly? Il suo vestito da sposa è diventato iconico, fonte di ispirazione per tanti altri, famosi e non, negli anni seguenti.
Il pizzo si ritrova in quasi tutti i decenni, in maniera più evidente o meno. Gli anni Cinquanta e poi gli anni Ottanta hanno visto un suo grande impiego su maniche, bustini, gonne con strascico e lunghi veli.
Perle, perline, strass, piccoli fiori ricamati: sono numerose le decorazioni che si possono applicare ad un abito da sposa ma anche a quelli per le damigelle e le invitate. Tra i vari decenni c’è l’imbarazzo della scelta! Dagli anni Venti in poi non c’è epoca che non abbia previsto elementi decorativi sull’abito per il grande giorno. Un’eccezione è rappresentata dagli anni della Seconda Guerra Mondiale quando c’era penuria di tutto, anche dei tessuti e delle calzature e bisognava industriarsi con il poco che si aveva a disposizione.
Gli accessori
Per la sposa e per le invitate non possono mancare gli accessori giusti, da scegliere con cura e attenzione: i dettagli sono molto importanti! Anche in questo caso le possibilità sono davvero moltissime, l’accorgimento è quello di indossare pezzi che si accordino tra loro in un dialogo armonioso tra passato e presente.
Un tailleur dal taglio maschile un po’ serioso può accendersi grazie ai bagliori di una spilla o una parure vintage dai cristalli luminosi. Oppure si può scegliere una pochette dalle linee geometriche e grafiche anni Ottanta da abbinare a un tubino nero per rinnovarlo e aggiungere un tocco grintoso.
La sposa può decidere di indossare una demi parure composta da orecchini e bracciale per aggiungere all’abito un raffinato tocco di altri tempi, o in alternativa, un fermaglio o una coroncina per fermare il velo. Il tocco rétro porterà ancora più fascino e romanticismo all’insieme!
Come abbiamo visto, le possibilità sono davvero tante e la ricerca dei tesori vintage può riservare davvero bellissime sorprese per rendere ancora più indimenticabile il giorno del fatidico sì. Siete pronte per questa fantastica caccia al tesoro?
9 Settembre 2024 alle 09:50
Il primo abito è bellissimo visto così mi ricorda quello indossato da mia madre al suo matrimonio, era bellissima