Indossare un abito di Jeanne Lanvin negli anni ’20 e ’30 vuol dire sfoggiare una creazione della stilista più famosa dell’epoca il cui successo inizia prima di quello di Chanel per poi procedere in parallelo fino alla fine degli anni ’30.
Jeanne Lanvin, inizio Novecento circa
I primi successi e la nascita di Marguerite
Jeanne Lanvin nasce il 1° gennaio 1867 a Parigi e fa parte di una famiglia numerosa, è la prima di ben 11 figli. A 16 anni inizia a lavorare come apprendista in una sartoria e nel 1889, a 22 anni, apre un negozio di cappelli che fin da subito inizia ad avere successo tra le signore della città. Solo 4 anni dopo Jeanne Lanvin fa il primo grande salto della sua carriera aprendo la sua Maison che chiama “Lanvin (Mlle Jeanne) Modes” in rue du Faubourg Saint – Honoré, 22.
La boutique di Jeanne Lanvin a Parigi
Sono anni importanti anche per la sua vita privata: nel 1895 sposa il conte italiano Emilio Di Pietro e 2 anni dopo, nel 1897, nasce la sua unica figlia, Marguerite. Tra madre e figlia si instaura un legame molto forte e Jeanne inizia a confezionare per la bambina abiti eleganti utilizzando tessuti preziosi e pregiati. I vestiti indossati da Marguerite non passano inosservati e molte mamme chiedono a Jeanne di poter acquistare copie di quelle creazioni per le loro figlie.
Marguerite Di Pietro, 1905 circa
Così, nel 1908, la Maison Lanvin apre un reparto dedicato alle collezioni per bambini che in breve tempo conquistano una clientela vasta e molto affezionata tanto che in pochi mesi le vendite superano quelle dei cappelli.Gli affari vanno molto bene: Jeanne Lanvin è una stilista di successo ma anche un’imprenditrice abile che riesce a intercettare le tendenze del mercato e ad intuire i nuovi “bisogni” della clientela. Per prima propone una moda uguale per mamma e figlia che possono così vestirsi nella stessa maniera. Il successo è immediato e il simbolo della Maison diventa un disegno di Paul Iribe che riprende una foto di Jeanne e Marguerite fatta in occasione di una festa in maschera.
Logo Lanvin disegnato da Paul Iribe, 1923 (Patrimonie Lanvin)
Nel frattempo il matrimonio con il conte Di Pietro termina con il divorzio e nel 1907 sposa Xavier Melet, prima giornalista e poi console francese in Inghilterra.
La consacrazione della Maison Jeanne Lanvin
Nel 1909 un altro tassello si aggiunge alla sua sfolgorante carriera: da modista diventa stilista con l’iscrizione alla Chambre Syndicale de la Mode. Malgrado il successo l’attività di Jeanne Lanvin non si ferma e continua a diversificare la produzione della sua Maison lanciando pellicce, lingerie, abbigliamento sportivo e abiti da sposa.
Abito Jeanne Lanvin, foto di Nadar per “Les Modes”, 1910
Con gli anni ’20 arrivano altri grandi successi, primo fra tutti il profumo “Arpège” lanciato nel 1927 in occasione del 30° compleanno di Marguerite ormai conosciuta anche come Marie-Blanche de Polignac a seguito del suo matrimonio. L’anno prima, nel 1926, viene lanciata la collezione Uomo su misura.
Arpège, 1927, da Pinterest
Sempre in questo decennio le creazioni firmate Lanvin escono dall’ambito della moda per abbracciare il design. La nuova collezione di complementi di arredo si rifà ai dettami dell’Art déco, movimento artistico più in auge all’epoca. La proposta dell’arredamento rispecchia l’interesse di Jeanne Lanvin, chiamata Madame dai suoi dipendenti, per l’arte e il design. Donna molto curiosa ma anche riservata e poco amante della vita mondana, ama viaggiare in Europa e non solo. Dai suoi numerosi viaggi porta sempre tra i souvenir tanti tessuti e abiti tradizionali che diventano fonte d’ispirazione per le sue collezioni. In particolare il kimono attrae e sollecita il suo interesse.
Jeanne Lanvin, modello Cléopatre, illustrazione di Paul Iribe, 1925
Lo stile di Jeanne Lanvin
Ma com’è lo stile Lanvin? Tra i punti più riconoscibili c’è la grande attenzione ai ricami, ai decori e all’uso di tessuti raffinati e preziosi. La maestria dei ricami raggiunge l’apice negli anni ’20 quando diventano i protagonisti degli abiti dalle linee semplici in voga durante il decennio. Anche il colore gioca un ruolo importante grazie all’acquisizione di una tintoria nel 1923: tra le tinte più iconiche ci sono il “blu Lanvin“, il bianco e il nero. Le creazioni della Maison sono così molto riconoscibili, ricercate e sfoggiate dalle donne più eleganti dell’epoca.
Jeanne Lanvin, abito da sera, 1924, Metropolitan Museum of Art
Jeanne Lanvin, abito da sera, 1925, Victoria & Albert Museum
Gli anni Trenta e Quaranta
Negli anni ’30 Lanvin esplora un altro ambito nuovo per una griffe di moda, il make up, lanciando la sua collezione di rossetti. Sempre votata alla modernità, nel 1933 arriva sul mercato il primo profumo unisex ,”L’eau de Lanvin“.
L’eau de Lanvin, 1933 (Patrimonie Lanvin)
Jeanne Lanvin, abito “La diva”, 1935-36, foto di Katerina Jebb
In questi anni Jeanne Lanvin continua a rivolgere la sua attenzione anche oltre i confini francesi. Decide di far conoscere la sua moda anche negli Stati Uniti facendo sfilare alcuni suoi modelli sull’esclusivo transatlantico Normandie. Partecipa all’Esposizione universale di Parigi del 1937 e all’Esposizione internazionale del Golden Gate di San Francisco nel 1939.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, è tra le prime stiliste francesi ad aderire al progetto del “Théâtre de la Mode” lanciato da Lucien Lelong, presidente della Chambre Syndicale de la Mode. Si tratta di un tour in Europa e negli Stati Uniti che ha lo scopo di far conoscere la moda francese attraverso delle bamboline abbigliate con i vestiti disegnati dai più famosi stilisti del Paese.
Jeanne Lanvin, anni Trenta circa
Instancabile e inarrestabile fino alla terza età, Jeanne Lanvin muore il 6 luglio 1946. La figlia Marie-Blanche acquisisce la direzione della Maison fino al 1950, da quest’anno in poi si succedono diversi direttori artistici tra cui Claude Montana ed Albert Elbaz.
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